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Proprietà e benefici di un frutto dimenticato: il gelso

gelso

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Fresche le mie parole ne la sera ti sien come il fruscío che fan le foglie del gelso nela man di chi le coglie silenzioso.
G. D’Annunzio

La coltivazione del gelso (Moruscelsa), così comune un tempo, oggi è quasi del tutto dimenticata. Lo si vede sporadicamente in qualche parco, o viale alberato, come semplice albero ornamentale. E i suoi frutti, le more di gelso, vengono lasciate sui rami, a maturare fino a cadere e a marcire.

Il gelso è una pianta originaria della Cina settentrionaleappartenente alla famiglia delle Moraceae (dal celtico mor = nero, che si riferisce al colore dei frutti neri maturi) che cresce a tutte le latitudini (meglio nelle temperature tropicali).

Il gelso bianco, in particolare, è una pianta famosa soprattutto per il suo legno, utilizzato per la fabbricazione di botti per l’invecchiamento, nonché per essere il cibo preferito dai bachi da seta: infatti le sue foglie sono l’unico alimento di cui questo insetto si nutre per fabbricare il suo prezioso bozzolo.

In Cina, oltre che per la produzione della seta, il gelso bianco era utilizzato anche dalla medicina tradizionale: infatti le more bianche di questa pianta possiedono virtù curative per numerose patologie che affliggono il nostro organismo, grazie alla presenza di sostanze come acido malico, acido citrico, carotene e soprattutto la vitamina C, in grado di ridurre i processi d’invecchiamento cellulare e implementare le difese immunitarie del nostro corpo.

Ogni parte dell’albero del gelso può essere utilizzata a scopo fitoterapico: frutti, foglie, corteccia e radici contengono numerosi principi attivi che la rendono utilissima a scopo terapeutico contro parecchi disturbi oggi molto comuni, come il diabete e la stipsi.

 

I frutti del gelso

I frutti, chiamati impropriamente more di gelso, sono delle drupe succulente, simili alle comuni more di Rovo, ma con forma oblunga. Si distinguono principalmente in gelso nero e gelso bianco, anche se esistono altre varietà meno conosciute, come il gelso rosso, proveniente dal Nord America.

La maturazione delle more di gelso avviene, a seconda delle varietà, da fine maggio, a tutto luglio in modo scalare.

Per quanto riguarda i valori nutrizionali, il gelso è un frutto poco calorico (circa 40 kcal per 100g), contiene buone quantità di ferro (circa 185 mg per 100 g) e discrete quantità di potassio, manganese e magnesio. Tra le vitamine troviamo vitamina C, vitamine del complesso B e vitamina K.

 

Le proprietà delle more di gelso

Aiuta a prevenire i tumori ed è un alleato per la salute del cuore

Una delle componenti principali della mora del gelso è rappresentata dalle antocianine, composti che danno il colore rosso-bruno ai frutti e il resveratrolo, un potente antiossidantecon azione vaso-protettrice, presente anche nell’uva e nel vino rosso, con proprietà cardioprotettive. anti-ipertensiva ed antitumorali.

La loro caratteristica principale è quella di essere potenti antiossidanti capaci di neutralizzare i radicali liberi, molecole in grado di danneggiare le strutture cellulari e il DNA.

 

E’ un frutto adatto a chi soffre di diabete perché normalizza di livelli di glucosio

Numerosi studi hanno dimostrato che gli estratti di Morus alba (appunto la mora di gelso) sarebbero un coadiuvante naturale nella cura del diabete di tipo 2 e sono capaci di ridurre l’appetito stabilizzando così il peso corporeo. In particolare il merito è del miglitolo, una molecola contenuta in grandi quantità nel frutto del gelso. Questa sostanza è capace di inibire degli enzimi, le glucosidasi, che normalmente servono per assorbire il glucosio. Così facendo la quantità di zucchero assorbito risulta minore e la glicemia può rimanere costante.

È anticolesterolo

All’interno della mora sono contenuti i fitosteroli, molecole di origine vegetale che diminuiscono l’assorbimento di colesterolo a livello intestinale contribuendo a ridurre di circa il 15% la quantità del pericoloso grasso circolante nel sangue. Inoltre i flavonoidi, attraverso la loro potente attività antiossidante, contribuiscono a mantenere pulite le arterie grazie all’incremento del colesterolo buono (HDL).

 

Curiosa leggenda

Secondo un’antichissima leggenda, tratta dal IV Libro delle Metamorfosi di Ovidio,molto amata nel Medioevo e citata anche nel Purgatorio di Dante, i frutti di gelso, prima candidi, si tinsero di rosso cupo in memoria del sangue di Piramo e Tisbe, due giovani innamorati tebani di nascita, ostacolati dalle famiglie, che, un po’ come Romeo e Giulietta, trovarono la morte per un tragico caso del destino, vicino ad un albero di gelso.

Da oggi fermarsi sotto un albero di gelsi, e godere dei suoi frutti, sarà terribilmente romantico!

Dott.ssa Maria De Marinis