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La Vitamina D

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vitamina D

Gira il tuo viso verso il sole e le ombre cadranno dietro di te.
Proverbio Maori

Agli inizi dell’ottocento esistevano gli ospedali elioterapici in cui venivano curati le persone affette da tubercolosi tramite l’esposizione al sole e la stessa terapia era usata per il rachitismo: i bambini miracolosamente guarivano con la luce del sole.

Questa terapia era però utilizzata senza conoscere il motivo della sua efficacia. In seguito si scoprì cheanche il fegato di merluzzo aveva il potere diguarire il rachitismo, ma la correlazione tra questo e la luce solare si capì solo molto più tardi, quando a metà del Novecento venne scoperta la vitamina D.

Quando mi sono laureata, ormai diversi anni fa…, mi è stato insegnato che la vitamina D aveva esclusivamente una funzione:

favorire il riassorbimento di calcio a livello renale, l’assorbimento intestinale di fosforo e calcio ed i processi di mineralizzazione dell’osso (senza un adeguato apporto di vitamina D, l’organismo non può assorbire efficacemente il calcio).

Da qui la sua unica funzione di costruttrice di ossa sane e di ostacolo contro l’osteoporosi e le fratture ad essa ascrivibili. Punto.

Poi fortunatamente la Scienza ha fatto un sacco di progressi in merito, rivalutando questa molecola e riconoscendole un ruolo molto più importante: è stata elevata al rango di ormone!

 

Oggi le si riconoscono molte altre funzioni importantissime:

  • Interviene nella regolazione del sistema immunitario (bilancia Th1/Th2): l’azione di regolazione sul sistema immunitario è particolarmente potente, tanto che la vitamina D diventa molto utile nell’affrontare patologie complesse come la sclerosi multipla e altre malattie autoimmunitarie
  • Molti dati indicano anche che la vitamina D è un potente protettore nei confronti dei tumori. La ragione è legata al fatto che la vitamina D è uno dei più importanti regolatori del ciclo cellulare e quindi capace di contenere e di regolare nel modo corretto la proliferazione delle cellule.
  • Effettua azione preventiva nei confronti del diabete, ipertensione (la vitamina D regolarizza la pressione sanguigna attraverso vaso dilatatori come l’ossido nitrico) e le malattie cardiocircolatorie.
  • È basilare come regolatore dei disturbi dell’umore (depressione compresa) e l’ipotiroidismo.
  • La vitamina D è inoltre responsabile del 3% dell’espressione del nostro genoma. Significa che è in grado di determinare come si esprimerà un nostro gene!

Uno studio pubblicato su FASEB Journal ha dimostrato che la vitamina D agisce sul gene TPH2 e trasforma il triptofano in serotonina ed attiva anche gli ormoni ossitocina e vasopressina (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24558199).

Bassi livelli di serotonina sono associati con tendenze suicide, disordine ossessivo-compulsivo, alcolismo, depressione e ansia.

L’ossitocina è considerabile come “ormone del piacere” con funzioni strettamente emozionali come il legame tra madre e figlio, lo stato emotivo, il riconoscimento sociale, l’autostima ecc. Studi hanno dimostrato che bassi livelli di ossitocina sono legati alla schizofrenia e alla depressione.

La vasopressina invece viene definito da molti scienziati come “ormone della fedeltà” che induce alla socializzazione ed alle relazioni sentimentali più stabili. Molti studiosi hanno provato che livelli di vasopressina troppo sotto soglia inducono alla rabbia, alla scarsa capacità di relazionarsi e al tradimento del partner.

 

Quali sono le fonti di Vitamina D?

La vitamina D può avere origine endogena, infatti è prodotta grazie all’esposizione della pelle alla luce solare poiché è presente nella pelle sottoforma di 7-deidrocolesterolo, che conl’irradiazione solare si trasforma incolecalciferoloo vitamina D3 .

L’esposizione alla luce solare è molto importante poiché negli alimenti i livelli di vitamina D sono bassi. È presente nei pesci grassi (salmone, tonno, sgombro, sardine,merluzzo) e nei funghi secchi, ma in dosi minime. Così, per ovviare alle carenze, un tempo si somministrava ai bambini olio di fegato di merluzzo, che ne è ricchissimo.

Ma è evidente che l’olio di fegato di merluzzo sono decenni che non viene più somministrato perché ha un sapore terribile, mentre i pesci grassi vengono acquistati con parsimonia perché abbastanza costosi e magari pieni di mercurio, le uova vengono limitate dai medici perché “aumentano il colesterolo” (parliamone…), il fegato non è di uso comune (anche perché quello di adesso è ricco di tossine).

Inoltre, in molte zone del mondo la luce solare è scarsa per molti mesi l’anno. Inoltre, il lavoro moderno e i vestiti rendono sempre più difficile per il nostro organismo produrre quantità sufficienti di questa vitamina.

Oggi sappiamo con certezza da numerosi studi che la carenza di vitamina D è molto diffusa e assumerne una quantità aggiuntiva è fondamentale per la salute.

 

Ma quali sono i livelli ottimali di vitamina D nel sangue?

Questa vitamina preziosa per la nostra salute circola nel sangue sotto forma di 25(OH)D (25-idrossicolecalciferolo), molecola che viene misurata per verificare che i livelli nell’organismo siano adeguati, ossia maggiori di 30ng/ml.

Se mantenere un adeguato apporto di vitamina D è importante in tutte le fasi della vita, lo è in modo particolare per le donne in gravidanza, che per la sua carenza hanno un aumentato rischio di pre-eclampsia, una delle più gravi complicanze in questa delicata fase della vita femminile.

Il dottor Holich del Boston Medical Center è una delle massime autorità mondiali nello studio di questa vitamina, propone questo “barometro” di riferimento per ottenere i massimi risultati:

barometro

Parlatene con il vostro medico, perché ormai i dati che dimostrano che la vitamina D è estremamente importante sono tanti ed è un’integrazione semplice, facile e c’è un diretto esame del sangue che definisce esattamente il livello di carenza e, quindi, la necessità specifica di dosaggio per ognuno di noi.

 

Dott.ssa Maria De Marinis