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Opportunità, non punizione!

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Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi (A. Einstein)

Nelle società occidentali, i problemi di eccesso di peso e obesità sono in rapida crescita. Al contempo, aumentano anche i disturbi dell’alimentazione, come l’anoressia, che possono invece portare a stati pericolosi di sottopeso. Inoltre è sempre più in crescita la tendenza a intraprendere scelte alimentari inusuali, finalizzate a migliorare lo stato di salute, ma non sempre basate su informazioni corrette e consapevoli.

Come mai, nonostante tanti interventi di educazione alimentare e una buona conoscenza di cosa sia giusto o meno mangiare, non sempre riusciamo a seguire un regime nutrizionale adeguato?

Nell’ambito dei problemi alimentari e di peso, solo raramente le difficoltà sono legate esclusivamente alla dieta; talvolta la situazione è complicata da difficoltà personali, sociali e spesso dalle cattive abitudini, quel dialogo interiore che ti dice, ma si dai, hai SEMPRE fatto così…

Quelle abitudini che ti lasciano nella tua comfort zone.

A complicare ulteriormente la questione, si aggiunge il fatto che in Occidente esiste un vero e proprio business del cibo che si adopera per produrre cibi sempre più sofisticati e appetibili, fortemente sponsorizzati dai mass media, con lo scopo di spingere i consumatori a mangiare in eccesso.

Dall’altro lato c’è invece la diet industry che promette di riportare in forma rapidamente, facendo leva sul bisogno sociale di magrezza e di bellezza, anch’esso fortemente promosso dai mass media

È una situazione fortemente contraddittoria che complica il raggiungimento del benessere fisico.

Eppure, una delle parole greche più conosciute, negli ultimi tempi, credo sia δίαιτα (dìaita) da cui il termine dieta!

A questa parola abitualmente diamo un significato privativo; ma è bene sforzarsi di utilizzarla nel suo significato letterale, cioè stile, tenore di vita, modo di vivere volto alla salute.

La dieta non deve essere una terapia dimagrante straordinaria, ma un ordine da osservare con diligenza per aver cura costante della propria vita.

La spinta motivazionale ad iniziare questo percorso di cambiamento non deve essere “mi metto a dieta”, ma “mi metto in gioco”!

Mettere in gioco se stessi per adottare un nuovo stile di vita fatto di sana alimentazione e movimento, utile a favorire un profondo stato di benessere psico-fisico.

Se è vero, come è vero, che il ruolo del nutrizionista è trasmettere, grazie a scienza e conoscenza, una coscienza alimentare fondamentale per il benessere di ognuno di noi, allora quello a cui dobbiamo tendere, tutti noi, è il cambiamento verso un percorso alimentare, un cammino di conoscenza: imparare ad ascoltare il proprio organismo aiutandolo, con i giusti alimenti, a svolgere al meglio le sue funzioni fisiologiche.

Un’opportunità per prestare attenzione a se stessi e al proprio corpo, imparando quando necessitiamo di cibo per stare bene distinguendolo dal bisogno di qualcosa di diverso.

Buona dieta a tutti, come opportunità non come punizione e sempre con il sorriso!

Dott.ssa Maria De Marinis