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Melagrana: una medicina più che un alimento!

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melagrana

Dal rosso al viola,
tutti i colori della buona salute.

La felicità è come un chicco di melograno,
spesso così piccola da essere invisibile
all’occhio che non riesce a guardare lontano.

Hamid Misk

L’autunno porta sulle nostre tavole uno dei suoi frutti più rappresentativi: la melagrana.
Un frutto ricco di valori simbolici e nutrizionali.

La melagrana, frutto del melograno (l’albero), è chiamata anche mela granata o semplicemente granata.
Ricco di valori simbolici la melagrana è espressione di produttività e fertilità in numerose civiltà e culture.
Ma anche di forza, ricchezza e coesione, come sono i grani (gli arilli) presenti stretti, uno a fianco all’altro, all’interno del frutto.

Ma la ricchezza dei valori simbolici della melagrana non sono nati per caso. I suoi molteplici significati e i cospicui utilizzi gli derivano direttamente dalla presenza delle sue numerose proprietà benefiche, utilissime per la salute dell’uomo.

Le sue proprietà e virtù più importanti sono legate alla presenza di antiossidanti (misurato mediante il test ORAC) e di flavonoidi che aiutano a contrastare i radicali liberi.
Il potenziale antiossidante della melagrana è superiore a quello del tè verde e del vino rosso.

 

INDICE ORAC

L’indice ORAC (Oxigen Radical Absorbance Capacity – Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno) misura la capacità antiossidante degli alimenti.

Una sostanza antiossidante è in grado di inibire la degradazione ossidativa di una molecola, contrastando i radicali liberi. Per contrastare i danni ossidativi si consiglia di assumere almeno 2000 Unità Orac/die.

Ebbene, il melograno ha un indice ORAC pari a 10.470, ovverossia 3 volte superiore a quello dei mirtilli e 12 volte a quello delle arance.

 

TABELLA ORAC

tabella orac

 

Le proprietà benefiche gli derivano però soprattutto dalla presenza di altri “formidabili” micronutrienti.
L’acido ellagico, per esempio, utile per contrastare i processi di invecchiamento e favorire la protezione dai mutamenti del DNA.
L’acido gallico e la quercitina che salvaguardano dai processi di ossidazione.
I fitosteroli che contrastano l’assorbimento del colesterolo cattivo da parte dei macrofagi. I tannini che hanno un effetto antibatterico e antifungino.
La luteolina con proprietà antitumorali.
L’acido punicico, il principale acido grasso (65%) si è dimostrato avere spiccate proprietà inibitorie del tumore alla mammella.
Mentre le punicalagine, una famiglia di molecole appartenenti ai polifenoli, hanno una potente attività antiossidante.

Il suo consumo può, quindi, essere utile per combattere la pressione alta e i dolori articolari. Ma anche alcune infezioni del tratto urinario.
Recenti ricerche hanno confermato la funzione regolatrice della melagrana sugli sbalzi d’umore tipici della menopausa e sul rafforzamento delle ossa.
Tuttavia la principale proprietà della melagrana riguarda l’azione su cuore e arterie: grazie al consistente contenuto in flavonoidi è un alimento perfetto per preservare l’elasticità dei vasi sanguigni e prevenire le malattie cardiovascolari. (fonte-1, fonte-2)

I comprovati benefici nel consumo di questo frutto
pongono la melagrana nella categoria dei cibi “funzionali” alla salute.

 

LA MELAGRANA IN CUCINA

La melagrana va colta o acquistata ben matura.

Va benissimo consumata sia tal quale che spremuta, certo è che se ne mangiamo gli arilli (i semini) possiamo assumere una maggiore quantità di fibre alimentari idrosolubili; se poi li mastichiamo fino a rompere il piccolo seme legnoso al di sotto della polpa possiamo rendere maggiormente assorbibili anche l’acido OLEICO, l’acido LINOLEICO e l’acido LIPOICO.
Quest’ultimo oltre ad avere un potentissimo potere antiossidante, contrasta l’INSULINO-RESISTENZA e la conversione degli zuccheri in grasso di deposito.

I grani sono buonissimi consumati al naturale, specie se il frutto è al giusto grado di maturazione, ma possono essere utilizzati nelle più disparate ricette.
I chicchi rossi e succosi sono ottimi ingredienti per insalate, con rucola o spinacini ad esempio, per un gradevole contrasto di sapori tra il tocco d’amaro delle foglie e lo sprigionarsi del succo dolce ed acido dei chicchi.
Ottimo l’abbinamento nei risotti e nei piatti a base di carne.
La granatina è lo sciroppo ricavato dalla bollitura del succo di melagrana, una bibita analcolica, in passato assai diffusa, utilizzata sia per la preparazione di granite sia per la preparazione di cocktail.

 

melagrana ricetta

La melagrana è un ingrediente versatile per ogni insalata,
come questa con Cous Cous e yogurt greco.
Una combinazione inedita e appetitosa.

 

Dott.ssa Maria De Marinis
Biologo nutrizionista