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Movimento: il nuovo farmaco

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Il segreto per essere in buona salute e che sia il movimento è che lo spirito si riposi.
Anonimo

C’è un farmaco
che opportunamente somministrato
cura e previene diverse patologie e diversi tipi di disturbi

L’attività fisica ha il grande pregio di essere uno strumento di prevenzione, oltre a rendere la vita quotidiana efficiente, migliorando i livelli di forza, resistenza, flessibilità e benessere.

Per migliorare lo stato di salute si deve essere fisicamente attivi, adottando uno stile di vita corretto. Mantenere il proprio stato di salute significa posticipare l’insorgenza di patologie gravi come l’ipertensione, le malattie cardiovascolari, l’ictus e il diabete o riuscire comunque a limitarne i danni in tempo.

È il movimento il nuovo “farmaco” prescrivibile dalla classe medica.

Perché prescriverlo?

Mentre in passato le malattie croniche riguardavano prevalentemente i soggetti anziani, adesso sono diffuse anche fra i giovani adulti e, a volte, si osservano in bambini e in adolescenti. Fra le cause più importanti di questo cambiamento nel rischio di sviluppare malattie croniche c’è la diffusione sempre maggiore dell’inattività fisica e della sedentarietà.

Nonostante gli effetti positivi del movimento sulle patologie croniche non trasmissibili siano da tempo documentati dalla più autorevole letteratura scientifica internazionale, l’attività fisica rimane tuttavia poco praticata. Ecco perché si rende necessario creare le condizioni per passare dal semplice consiglio a una vera e propria prescrizione del movimento come farmaco, con dosi e orari precisi.

Di prevenzione si parla molto negli ultimi anni, soprattutto di quella collegata allo sport: innumerevoli sono gli studi che hanno dimostrato l’importanza dell’esercizio fisico per il benessere del corpo e della mente. La prevenzione agisce su livelli diversi: in prima istanza evita l’insorgenza di una patologia, ma se la patologia viene diagnosticata, la prevenzione aiuta nella diagnosi allo stadio iniziale e nella risoluzione con limitate complicazioni.

Per quanto riguarda la prevenzione primaria, svolgere una sana e regolare attività fisica, abbinata ad un’alimentazione equilibrata, significa guadagnare uno stato di salute migliore da un punto di vista qualitativo.

Nel caso in cui una patologia sia già in corso nel soggetto, l’attività fisica interviene in maniera “riparatoria”, come nel caso di sovrappeso o ipertensione arteriosa.

Il movimento in questo caso può essere utilizzato come vera e propria terapia di riabilitazione.

Con l’esercizio fisico e una dieta adeguata si possono evitare in una percentuale del 70-80% il diabete dell’adulto con la riduzione della glicemia di base, ictus cerebrali, tumori, osteoporosi, malattie cardiovascolari e metaboliche migliorando il profilo lipidico.
Inoltre si può recuperare la non autosufficienza dell’anziano e aiutare i pazienti oncologici a ritrovare il benessere psicofisico dopo le cure.

Rimanere attivi nell’arco della giornata
è il miglior farmaco che possiamo assumere!

Il movimento fisico è importante anche perché produce endorfine, delle particolari sostanze dette anche “molecole della gioia” che aumentano l’umore, alleviano il senso di stanchezza, riducono la depressione e migliorano in generale la percezione della propria vita. Attraverso la produzione di adrenalina, è in grado di dare uno scossone all’intero sistema nervoso aiutando così a tenere sotto controllo ansia, depressione e psicosi varie.

Infine non è da trascurare l’aspetto psicologico: prendere parte a gruppi sportivi, per esempio, consente di sviluppare relazioni sociali e favorisce l’inclusione.

What are you doing? Hurry Up!

 

Dott.ssa Maria De Marinis