(in chiave lipidomica e mono-porzione)
Questa ricetta si ispira alla rosata, un dolce tipico pugliese,
ma rivisitato in ottica lipidomica, sostituendo le mandorle con le nocciole.
La lipidomica studia la composizione degli acidi grassi (lipidi) delle membrane cellulari dell’organismo: se i lipidi di membrana sono in buono stato anche la membrana starà bene e quindi l’organismo funzionerà bene. Introdurre con la dieta i grassi “buoni” mantiene la salute delle membrane.
Ingredienti (per 6 persone)
- 300 g di nocciole tostate con la pelle
- 60 g di zucchero di canna
- 210 g di albumi (circa 6 uova)
- 30 ml di succo di limone (circa 1 limone)
- 60 g di farina tipo 1
- 20 g di fecola di patate
- Un pizzico di cannella
- 16 g di lievito per dolci (1 bustina)
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Preparazione
In un mixer, frullare insieme le nocciole e lo zucchero senza polverizzare, mantenendo le nocciole a grana medio piccola. Tenere da parte.
In una ciotola alta porre gli albumi e cominciare a montare a neve ferma. Una volta montati gli albumi aggiungere il succo del limone, la cannella, la farina, la fecola e il lievito facendo attenzione a non smontare l’albume. Aggiungere quindi la granella di nocciole e zucchero. Mescolare delicatamente e amalgamare bene fino a completa incorporazione.
Distribuire il composto in pirottini da forno, ottenendo 6 porzioni. Mettete in forno preriscaldato a 160 gradi modalità statico. Quando le finte rosate si saranno dorate, saranno pronte.
Consiglio: ho sostituito le mandorle le nocciole, particolarmente ricche di acido oleico (quello dell’olio d’oliva), con una quantità di acidi grassi omega 6 (pro-infiammatori) inferiore a quella delle mandorle utilizzate nella versione tradizionale della rosata così da poterli gustare più rilassati. Il risultato? Una monoporzione morbida, gustosa, profumata, da servire con della confettura ai frutti rossi oppure concedendosi un cucchiaio di salsa di cioccolato fondente.
Buon appetito!
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